Il 7 settembre scorso si è tenuta la seconda edizione della Giornata Mondiale di sensibilizzazione sulla distrofia muscolare di Duchenne.
In questa occasione, un gruppo di genitori e volontari della Parent Project ONLUS, appassionati di Mountain Bike, fra i quali anche alcuni nostri Atleti, capitanati da uno dei nostri sostenitori e sponsor del Team: Fiorenzo Puiatti; organizzano un evento e una iniziativa di informazione e raccolta fondi per la lotta contro la Duchenne.
Domenica 6 settembre scorso, alle ore 8:30, i circa 30 Bikers partecipanti, accompagnati da un gruppo di supporto in furgone, sono partiti da Piazza Risorgimento (Viale Dante), Pordenone.
La prima tappa, era attesa intorno alle ore 10 a Treviso, in Piazzetta del Battistero in Cal Maggiore; dove ad accogliere i Bikers, vi era un banchetto di Parent Project.
Alle 13 circa, il gruppo arriverà a Marostica (VI). La 3^ e ultima tappa della giornata sarà alle 16, in piazza Erbe a Verona, dove da qui, i ciclisti ripartiranno il giorno seguente, lunedì 7, per raggiungere Milano. Qui i Bikers arriveranno in Piazza San Carlo, centro storico nelle vicinanze dell’elegante corso Vittorio Emanuele II, per il lancio dei palloncini, che chiuderà l’evento.
Di seguito, vogliamo pubblicare e ne raccomandiamo la lettura, la storia di questo evento significativo e di grande valore umanitario, raccontato da Milena Favalessa; mamma di Jacopo.
“Evento riuscitissimo! Commozione alla partenza, puntuale da Pordenone, con lo Speaker della “Pordenone Pedala” che ha dato il via con il lancio dei palloncini e Jacopo apripista.
A Treviso c’era Stefano Mazzariol che aveva invitato amici e conoscenti ed aveva già fatto il bonifico di quanto raccolto, mentre noi allestivamo il ristoro per i Bikers.
C’era anche Lorenzo Tiveron, Campione Triveneto Moto GP; ovviamente foto di rito con Marco Mazzariol e Jacopo.
Marostica! Cittadina bellissima, dove, i turisti impazziti ci facevano foto a tutto spiano come fossimo dei divi; mentre a Verona purtroppo, niente banchetto! Era impossibile avvicinarci coi mezzi ma c’erano 2 famiglie; una delle quali ha offerto il gelato ai Bikers, gesto apprezzatissimo da tutti.
A Verona, abbiamo passato la notte dai Salesiani, in un clima felice e fraterno. Tutti insieme, in una bella camerata divisa solo da separe’ e le biciclette in camera con noi, anche se era vietato, (ma chi molla le bici?!? 😱), con concerto di chi russava di più.😁.
Lunedì 7: Colazione e via a Milano. Passaggio turistico a Sirmione, Desenzano e Peschiera, con vista magnifica del lago di Garda, dove non poteva mancare la foto ricordo dei ciclisti e ristoro a Brescia, allestito da noi supporter in modo impeccabile😋 .
Via senza più soste verso Bussero…
Noi volontari appena giunti in villa, gentilmente offerta dal Comune di Bussero, grazie all’amica Francesca Rossi (aveva pertecipato come volontaria al Duchenne Heroes 2013).
Nell’attesa dei Bikers, dopo lo scarico dei furgoni, ci siamo attivati al gonfiaggio palloncini. Eravamo strettissimi con i tempi al punto che appena arrivati i ciclisti, la famiglia Verardo al completo, è partita come un razzo verso Milano centro; dove Elena, ci attendeva accampata sopra ad un parcheggio disabili 😁; mentre gli altri, ci hanno raggiunti con la metro indossando le casacchine con logo Parent Project ONLUS e armandosi di palloncini rossi. (Penso che in metro non si siano mai visti gli sportivi con palloncini, al seguito sudati ma non puzzolenti.😂😂😂).
Arrivati in Piazza San Carlo, il lancio dei palloncini, tra commozione, sorrisi, lacrime e abbracci. Noi tutti più Elena Poletti, Fabio Superti e la sua famiglia.
Rientrati a Bussero, tutti al centro sportivo del paese – che ci aspettava per concederci una doccia, in un momento commovente, perché siamo arrivati in massa, stanchi sfiniti, ma sorridenti; ci hanno offerto bibite e sedie per riposare e al momento di pagare per il disturbo, il responsabile del centro, con le lacrime agli occhi, mi ha detto di non voler nulla cosi i 50€ destinati a loro, sono finiti nella cassa per Parent Project ONLUS. Ringraziamenti e abbracci e via a cena, presso un ristorantino consigliato da Francesca Rossi… Tutti a nanna! In un stanzone unico con materassini stile terremotati, un unico bagno spartano con wc e lavandino per tutti. Avevamo però un altissimo spirito di adattamento e tra ronfate rumorose ci siamo addormentati sereni e felici per aver raggiunto l’obiettivo.
I’8, colazione al bar con accoglienza calorosa del barista che ha combinato brioche per tutti, caffè e cappuccini e via all’ EXPO, dove siamo corsi subito all’ Albero della Vita, con le casacchine verdi e logo Parent Project ONLUS, per foto di gruppo. Grande commozione anche lì.”